La “Madonna Ferita”
Quando fu realizzata la costruzione dello stabilimento Velvis, sulla facciata che guarda il fiume fu posto il dipinto di una Madonna con bambino, forse con lo scopo di ottenerne la protezione a fronte delle pericolose esondazioni del fiume.
La Madonna è sempre stata venerata dai Vapriesi e le sono stati attribuiti poteri miracolosi dopo quanto avvenne nella notte del 28 aprile del 1945, durante il conflitto a fuoco fra truppe tedesche, alleate e partigiane. Una colonna di soldati tedeschi, in fuga da Fara Gera d’Adda, fu intercettata da carri armati americani presso Canonica d’Adda. I Tedeschi si rifugiarono nei campi adiacenti la riva sinistra dell’Adda e da lì presero a rispondere al fuoco, terrorizzando gli abitanti di Canonica che si diedero alla fuga verso Vaprio. Alcuni fuggitivi si rifugiarono nello stabilimento e i soldati tedeschi presero a mitragliarlo. Alle prime luci dell’alba gli spari cessarono e solo allora la popolazione si rese conto che proprio il cuore della Madonna risultava trafitto da una pallottola vagante.
Si gridò al miracolo e all’intervento della Vergine che aveva salvato il paese e coloro che si erano rifugiati nello stabilimento. A ricordo della vicenda fu posta una lapide con la scritta: “Offri il suo cuore di Madre all’ira nemica perché fosse risparmiata Vaprio da irreparabile rovina”.